mercoledì, settembre 11, 2013

Erba. Parco. Albero. Vicarious Redemption.

Ho visto un lupo. Mi ha sorriso. Io ero legato. Legato all'albero maestro del parco. Facile preda ma ha riso e mi ha evitato, con quel sorriso che avrebbe liberato colui che neanche io conosco. La risata assordante, i rami ovunque che mi feriscono nel tentativo di accecarmi. Starnutisco. Tutto si tinge di blu e verde. Il verde c'era già ma è un verde diverso. Tutto ora è diverso. Il lupo è scomparso. L'albero è ancora li che mi tiene legato. Volontariamente appoggiato. Sto diventando sordo. I rumori, le note, le urla. Il buio mi accoltella. Io osservo ogni secondo. La lame è dentro me. La lama è me. Vomito. Urlo. Uno sguardo lontano mi dona lucidità, ma questa volta sono io il lupo. Rido. Il lupo ero io. Lo sono sempre stato. Ora quello sguardo è la preda. Da sbranare questa volta. Si avvicina. Chiudo gli occhi. Il lupo ritorna e mi fissa. Seri, entrambi, questa volta. Mi parla e mi dice di contrastare la vita, l'idea che io ho di Vita. E io ritorno a ridere. Lui ritorna dov'era, sparendo. L'albero invecchia, si secca, crolla e io sono libero. L'alba mi libera. Torno a casa.

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