venerdì, luglio 26, 2013

Espiazione

Le mie colpe sono sassi.
Leggeri e arrotondati.
Non li noti se non quando pesi i ricordi.
La differenza c'è, il dolore anche.
Il vuoto permette il movimento dentro di te.
Solo io sento il loro rumore.
Solo tu puoi accarezzare la loro superficie.
Le tue mani cercano appigli. Ora non possono. Non hai una forte prese e rischi di precipitare.
Cerchi di convincerci che qualcosa non possa essere salvato.
Cerchi l'autodistruzione.
Cerchi te stessa.
Cerchi qualcosa da non cercare.
Senza mai ammetterlo.

Siamo persi nel vuoto cosmico.
Il sasso è diventato meteora.
Lasciamolo precipitare.
Annullarsi. Ricrearsi dalle macerie. Diversi, ma nulla è diverso. Tutto si ripresenta indossando un abito differente.
Illusione autolesionista immotivata.

Immotivata come la voglia di vivere che resta appesa alle mie mani.

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