venerdì, gennaio 19, 2007

Rieccomi - A.A.A. CERCASI STELLE DISPERATAMENTE


Rieccomi.
Dopo un lungo periodo di assenza ritorno a scrivere qualcosa di "lungo" e spero significativo.
Oramai sono riuscito a scendere a compromessi con il mio cervello che dopo aver minacciato un lungo sciopero per protestare dei "lavori forzati", non molto utili allo sviluppo di una accettabile situazione, che ogni giorno è costretto a sopportare e ritornato a compiere serenamente almeno le sue funzioni primarie per chissà quanto tempo ancora.
Questo però non implica la possibilità di un ritorno della passata situazione.
Il caos ormai la fa da padrone.
...
Ieri sera mentre ero in giro per la "mia" sempre più desolante città, ho notato come il cielo che riveste per sua sfortuna il tetto di questo nauseante palco non ha senso, forse lo stesso cielo di fronte a tali eventi si rifiuta di averne.
Spiegandomi meglio la situazione, ieri ero alla ricerca di un posto nella mia città dove avrei potuto ammirare un pò gli astri, in quanto da qualunque punto cercassi, con il capo verso il cielo, di osservare quei magici puntini luminosi, il risultato era sempre negativo.
Sopra di me scorreva una tela di un unico colore, senza interruzioni e particolari che sembrava schiacciarmi, travolgermi,soffocarmi nella sua oscurità, spegnere ogni speranza che la vista di un pò di luce nel buio totale avrebbe donato all'animo, ma niente.
Nessun punto di riferimento, il vuoto sopra di me era incredibilmente pesante.
L'assenza della luna, almeno questa dovuta ad un evento naturale (le ordinarie fasi) creava in me ancor più disagio. Camminavo lunghe le mie improvvisate strade con lo sguardo rivolto al cielo senza neanche guardare dove andassi, ma il risultato era sempre lo stesso...
Lo sguardo avvolte era travolto da palazzi che come onde giganti travolgevano la mia attenzione e la mia "faticosa ricerca" di luce, ma sono andato avanti.
Sembrava che fossi in un campo da guerra alla ricerca di superstiti di una battaglia silenziosa ma tremenda, alla ricerca di qualche temerario che nella paura totale cercasse ancora di resistere a quel "massacro"...
Ogni tanto forzando lo sguardo si intravedevano puntini distanti e timidi che continuavano a brillare, il loro normale tremolio in quel caso sembrava ancor più accentuato, come se avessero voluto mostrare le loro paure e il disagio che anche loro vivevano in quella situazione.
Prima erano punti di riferimento per lunghi viaggi fisici e mentali, ora sono solo utilizzate per calcolare le frottole che devono riempire la testa delle persone incapaci di progettarsi un futuro ma che preferiscono ascoltarlo inventato da altri o addirittura totalmente ignorate in quanto non meritevoli di attenzione secondo molti...ormai il buio sta avendo il sopravvento fuori e dentro e anche se abbiamo miliardi di lampadine che ci illuminano viviamo nel buio più totale alla ricerca di una luce guida che ormai abbiamo perso...

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